Sintonizzarci - Mindful Movement
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Sintonizzarci

Sintonizzarci

Come percepiamo la nostra interconnessione?

Con il mondo esterno e con il nostro mondo interiore?

Se abbiamo vissuto un trauma possiamo sviluppare ipervigilanza 🧐verso le informazioni che arrivano dall’ambiente circostante e dalle persone che incontriamo, lasciando poco spazio (e energia) da dedicare alla nostra percezione enterocettiva ( viscerale e interiore), tagliando l’ accesso alle informazioni preziose che arrivano dal nostro corpo⛹️/cuore💗/mente🧠 che sono essenziali per poter meglio rispondere e agire nel momento presente.

Questa iper-sensibilità esterocettiva (verso gli stimoli che arrivano dall’esterno) può portare anche ad un’attivazione cronica 😓del sistema simpatico del SNA (sistema nervoso autonomo), – vi ricordate che ne abbiamo parlato qualche post fa? – dove le sensazioni che riusciamo a percepire dal corpo sono spesso associate a uno stato di stress😵, come le sensazioni di ansia o panico.

Se invece la nostra strategia di sopravvivenza è quella di congelamento🥶 o adulazione (‘freeze’ o ‘fawn’) è possibile che la nostra capacità di sentire qualsiasi informazione dal corpo sia molto limitata, una forma di dissociazione dal proprio sé.

Uno degli elementi fondamentali in un percorso di guarigione e reintegrazione dal trauma – che sta alla base del nostro lavoro insieme nel programma di Embodied Resilience – è ripristinare il dialogo tra corpo e cervello, sede principale del sistema nervoso.

Questa è l’essenza delle esplorazioni che facciamo per migliorare l’ ‘inner attunement’, ovvero la capacità di dare ascolto al corpo e poter scegliere come agire in base a queste informazioni.

Per “riconnetterci” e “sintonizzarci” vi propongo una pratica che descrivo qui di seguito.

Prenditi qualche momento per te, possibilmente in un luogo silenzioso. Trova una posizione comoda per il tuo corpo, seduta o sdraiata e comincia con qualche gesto di orientamento e radicamento (https://www.mindfulmovement.eu/ri-orientarci/)

Nota quali sensazioni ti arrivano mentre guardi e dove le senti nel tuo corpo (se le senti) oppure quali emozioni e anche qui, nota se ci sono parti del tuo corpo dove emergono. Se ti va, prova a fare un ‘body scan’ portando la tua attenzione verso le varie parti del tuo corpo. 🧘‍♂️

Prendi nota delle sensazioni… per esempio, come senti la tua gamba destra? Pesante, densa, leggera, lunga/corta, calda/fredda? Potresti anche sentire poco o niente. Tutto quello che emerge è informazione preziosa e valida.

Se arrivano delle emozioni durante il ‘body scan’, osserva anche queste, magari nominandole, come: paura, felicità, tristezza, rabbia, speranza, …

Se senti in qualsiasi momento che questa esplorazione ti porta fuori dalla tua ‘finestra di tolleranza’ (https://www.mindfulmovement.eu/la-finestra-di-tolleranza/)puoi ancorarti all’oggetto iniziale o al respiro o fermarti per poi riprovare in un altro momento.

Il primo passo è sempre quello di ritrovare la strada verso noi stessi e il nostro mondo interiore e intimo… ritornando a casa nel proprio corpo in un dialogo fruttuoso e nutriente dove il corpo riesce a ‘parlare’ in modo chiaro e in cui c’è lo spazio interiore per rispondere in modo rispettoso, generoso e amorevole.

Se sorgono domande contattami, sarò felice 😀di condividere il mio percorso di autoconoscenza, alla base del programma EMBODIED RESILIENCE che propongo.

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Grazie!

Hilary

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